Dal momento che siamo al cambio di stagione e tra non molto arriverà l’estate, sta bene iniziare questa nuova rubrica – che ancora non ha nome – con qualcosa che proprio con l’estate ha a che fare.
L’idea è di raccogliere qualche parola o espressione che non ha diretta traduzione in italiano, o, se ce l’ha, è ampiamente desueta o assente nel linguaggio comune; per queste, quindi, in italiano ci sarà sempre un giro di parole ad esprimere lo stesso concetto.
Iniziamo la rubrica con veranear, un verbo che in spagnolo indica l’ “andare in vacanza d’estate”, ovvero, potremmo dire, le vacanze per eccellenza (da meritare un verbo dedicato); in genere si fa riferimento implicitamente ad un periodo non breve, e comunque tendenzialmente diverso, ad esempio, da un semplice week-end. La particolarità è il riferimento esplicito alla stagione estiva che, come anticipato, non mi sembra avere un equivalente in italiano. In verità, esiste “villeggiare” , che generalmente ha un richiamo al periodo estivo ma che può tranquillamente essere usato – se è ancora usato – per altri periodi.
Un suggerimento – partendo da verano che è l’estate – è di passare dall’oggetto all’azione (“canto/cantare” italiano come canto/cantar spagnolo, “cucina/cucinare” italiano come cocina/cocinar spagnolo etc.) in modo che trascorrere l’estate (verano) diventerà veranear, e chi compie l’azione un veraneante (“vacanziere”).
Ciao
Giovanni
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